30 septembre 2022, Massimo Marino
Tre spettacoli a Contemporanea Prato
I danzatori in certi momenti si accalcano tutti in scena, disponendosi in linee, magari curve, intrecciandosi, concentrandosi in sculture di carne, in murales viventi, in umani affreschi, in tableaux che presto si sciolgono per continuare a disseminare il palco di simmetrie e rispecchiamenti, di similitudini e contrasti, con lentezza tra una figurazione e l’altra, lasciando allo spettatore il tempo di far depositare la visione e anche margini sottili di noia, ma pure di attesa che qualcosa da questo minimale accadere si manifesti ancora. Hugonnet fa finire la performance con alcune figure raddoppiate alle spalle, ridotte quasi a umane marionette agite da umani marionettisti, pronte a rovesciare i ruoli.
In un altro mondo siamo con Seven Winters della coreografa svizzera Yasmine Hugonnet. Due donne nude in scena, una di fronte agli spettatori, l’altra di spalle. Prima immobili, ripetono poi simmetricamente lo stesso gesto, per vari minuti. Entrano vari altri danzatori. Sul palco si compongono altri gruppi di due interpreti che riproducono le rispettive posture e movimenti, con varie disposizioni nello spazio, con differenti entrate e uscite, con corpi nudi o vestiti, nudi e vestiti.
Magico, definiva una rivista questo minimalismo che scava le possibilità di relazione, aprendo continuamente una domanda su cosa di meraviglioso può avvenire con poco o niente. Con quel poco o niente che è il nostro corpo, capace nella ripetizione, nell’intreccio, nella compassione, nella relazione, di rivelare all’improvviso apparizioni uniche, inaspettate, trasportanti.
La danza che poco danza, che si pone come scavo del corpo e dello spazio, che ne esplora limiti, possibilità, proiezioni, amplificazioni, chiusure, in poche parole malie, si rivela in questo caso un alfabeto che con poche lettere è capace di aprire la strada verso sintassi infinite, misteriose, tutte da scoprire oltre ogni limite grammaticale.
L’ultima fotografia, di Anne-Laure Lechat, ritrae un momento di Seven Winters.
